3830 recensioni a vostra disposizione!
   

L'ALBA DEL GIORNO DOPO
(THE DAY AFTER TOMORROW)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 7 giugno 2004
 
di Roland Emmerich, con Dannis Quaid, Jake Gyllenhaal, Ian Holm (Stati Uniti, 2004)
 
E il film catastrofe si fece (quasi) intelligente; con la filosofia della nota dismisura ad acquistare meriti finora insperati. Quella di THE DAY AFTER TOMORROW parte con un vantaggio rispetto alle iatture precedenti: che là si trattava di sciagure, magari anche naturali, ma del tutto relative per chi non avesse scelto di costruirsi la residenza secondaria proprio ai piedi di un vulcano. O sbarchi di marziani verdognoli, e vicissitudini soprannaturali ancora tutte da verificare. Mentre qui, gli accidenti illustrati con terrificante realismo dall'autore di INDEPENDENCE DAY sono piuttosto credibili, in quanto ampiamente annunciati.

Non succederà a questo modo: con l'effetto serra che modifica il contenuto salino della corrente del Golfo arrischiando di ghiacciare l'intera umanità come il branco di dinosauri di quella volta, con i pezzi di ghiaccio nel diluvio sopra i mercati di Tokio, le trombe marine che si incaricano di sbarazzarci definitivamente di Hollywood, mentre un'immensa ondata prima sommerge e poi congela Manhattan (in una apocalisse crepuscolare piuttosto ben riuscita). Ma, insomma, quegli iettatori di ecologisti ce lo avevano pur detto da tempo che era meglio darsi una regolata.

Non è che Rolando Emmerich rinunci tutto di un colpo agli schemini e le approssimazioni drammatiche e sentimentali del caso: ma i suoi effetti digitali sono dosati con saggezza strumentale, brividi, lacrime e scossoni di timpani e grancasse dalla colonna sonora sono tenuti a bada con ragionevole dimestichezza. Certo, quel vicepresidente sordo ad ogni appello che assomiglia tanto ai Cheaney e Rumsfeld finirà per diventare un saggio responsabile della rinascita USA; ma, nel frattempo, gli americani saranno stati costretti ad emigrare di straforo in un Messico più tiepido attraversando il Rio Grande con le valigie sulla schiena, i venti sempre più gelidi dal Canada avranno ghiacciato per sempre la bandiera a stelle e strisce sopra una Casa Bianca ridotta peggio di una dacia del dottor Divago. E in sala lo scrocchio dei popcorn si sarà zittito nel dubbio che gli ambientalisti ci abbiano per una volta azzeccato. Non sarà tutto, ma per i trucchi alla Matrix è già qualcosa.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda